Questo è uno spazio in cui raccoglierò una parte del mio mondo, quello dedicato alla mia passione per la cucina, in generale.
Sarà sempre in divenire perchè sono sempre alla ricerca della variante, del meglio... di altro.

Luisa

sabato 28 febbraio 2015

OPS Firenze: Il Mondo a Tavola: Medioriente - Prima serata

Ieri sera, Jean Micheal Carasso ed io abbiamo tenuto una lezione/cena a OPS a Firenze sulla cucina del Medioriente.
Hanno partecipato una cinquantina di persone, molti hanno assistito all'incontro che precedeva la cena in cui abbiamo parlato, preparato alcuni piatti della serata e distribuito le dispense con le ricette.
Eccovi il menù, le info e qualche foto. Vi ricordo che questo appuntamento si ripeterà ancora per i prossimi 3 venerdì a marzo, con altre Cucine del Mondo.

alle 19 l'incontro con lo chef per una dimostrazione e alle 20.45 la cena. 

foto Luca Managlia

Il menù prevedeva:

Hummus (purè di ceci con pasta di sesamo)
Muhammara (salsa di peperoni rossi, noci e melassa di melograno)
M’tabbal (mousse di melanzane affumicate)
Tabbuleh (insalata di grano bulghur e prezzemolo)
Falafel con salsa tahina (polpette di ceci alle spezie con salsa al sesamo)
Kibbeh in teglia (sformato di carne e bulghur con pinoli e mandorle)
Insalata fattoush (insalata mista orientale con pane pitta)

Dolce di semolino con pistacchi e sciroppo di melagrana
con Te alla menta




foto Luca Managlia 


Per chi fosse interessato ai prossimi appuntamenti

foto Luca Managlia

OpS è il ristorante situato dentro al Centro Commerciale Coop di Ponte a Greve (Viuzzo delle case nuove, Ponte a Greve Firenze, tranvia fermata Nenni Torregalli)
Prenotazione obbligatoria al 3287078084 cristiano@sicrea.eu o 3483517722 m.izzo@sicrea.eu
Organizzazione Gola Gioconda associazione

 ***
A breve pubblicherò la ricetta del dolce, creato appositamente per questa serata.




venerdì 27 febbraio 2015

Cappellaci di ricotta e ortica con pesto verde

L'ortica è un ingrediente (stagionale) davvero particolare. Veniva usata nella tradizione popolare romagnola. In questo blog ho pubblicato già alcune ricette: ravioli, gnocchi e una minestra.

Le ortiche che utilizzerete dovranno essere verdi chiare, le prime 4 foglie della punta, non ancora fiorite ma di piante non piccole (sono più urticanti).

Vanno raccolte e utilizzate. Lavatele in acqua e bicarbonato, scolatele e sbollentatele un attimo in acqua a bollore. Scolatele e passatele velocemente in acqua fredda scolandole di nuovo e strizzandole leggermente.
In questa ricetta ho raccolto una bella zuppiera di cimette che una volta sbollentate si sono ridotte a due pugnettidi verdura.
Ho usato metà l'ortica lessata per il ripieno della pasta e metà per il sugo.

INGREDIENTI
(4 persone: 44 pezzi)

PASTA

200g farina 00 speciale per pasta fatta in casa
2 uova intere

RIPIENO
250g ricotta
parmigiano grattugiat
pecorino di fossa di Brisighella grattugiato
1 uovo intero
un pugnetto di ortica sbollentata, strizzata e tritata a coltello
sale, pepe noce moscata

SUGO
un pugnetto di ortica sbollentata, strizzata
una manciata di spinaci freschi (solo foglie nn cotte)
1 fettina di pane
poco latte
poca panna
una manciata di parmigiano grattugiato
mandorle in scaglie (una parte tenere da parte per il decoro)
sale, pepe
acqua cottura

PROCEDIMENTO

Trattate le ortiche come ho già scritto nell'introduzione.

Preparate il ripieno della pasta mescolando tutti gli ingredienti e dosando i sapori ricordandovi che in cottura si ingentiliscono.
Preparate l'impasto della sfoglia lavorandolo bene per una quindicina di miuti. Lasciatelo a riposare coperto da una ciotola per un quarto d'ora prima di utilizzarlo in modo che la sfoglia una volta stesa sarà meno tenace.
Stendete una sfoglia sottile alla volta, con l'Imperia, dividete a metà per la lunghezza e poi tagliando in verticale dei grandi quadrati.


Riempite con abbondante ripieno e chiudete a "cappelletto". Mettete tutti i capellacci su vassoi di cartoni leggermente infarinati. Una volta che li avrete formati tutti dovrete sbianchirli.
Sbianchitura: passate in acqua a bollore salata per meno di un minuto, ciscun cappellaccio. Scolatelo con la schiumarola e tuffatel in un'altra ciotola con acqua fredda salata.
Scolatelo e mettetelo ad asciugare su un telo di stoffa.
 
La sbianchitura renderà meno fragile la pasta ripiena che potrà, una volta ben asciutta, essere utlizzata anche dopo diverse ore o surgelata.

Preparate il sugo saltando in una piccola padella antiaderente un po' di mandorle in scaglie. Mettete tutti gli altri ingredienti in un bricco e passatelo al mixer a lame ad immersione. Allungatelo con un po' di acqua di cottura della pasta.
Una volta cotti i cappellacci, saltateli brevemente col sugo, decorando con le mandorle in scaglie.

CONSIDERAZIONI

Il sugo non dovrà essere troppo abbondante o denso per non sovrastare la delicatezza della pasta ma dovrà solo completare e aggiungere freschezza.
Il sapore unico dell'ortica crea una nota davvero piacevole e unica.





lunedì 23 febbraio 2015

Panna cotta (ricetta di Maurizio Santin)

Oggi mia figlia Clara compie 18 anni. Uno dei suoi dolci preferiti è la panna cotta.
Non è proprio un dolce tipico di ... Compleanno, ma l'ho preparato per inziare bene  questa giornata speciale.
La ricetta è di Maurizio Santin, è una garanzia. Proviene dal suo libro: Pasticceria, le mie ricette di base, Guido Tommasi Editore.

INGREDIENTI

300g panna fresca
150g latte intero
150g zucchero semolato
150g panna fresca (da montare senza zucchero)
7g gelatina in fogli
1 baccello vaniglia
un pizzico di sale

PROCEDIMENTO

Mette in una ciotolina con acqua fredda i fogli di gelatina.
Scaldate in un pentolino il latte con 300g di panna, i semini e il bacello aperto di vaniglia. Arrivato il bollore filtrate il tutto e rimettete sulla fiamma, aggiungete lo zucchero e una volta sciolto i fogli (ben) strizzati di gelatina e togliete dalla fiamma.
Versate in una ciotola e raffreddate a bagnomaria portando a temperatura ambiente.
Montate i restanti 150g di panna e incoroporateli un po' alla volta alla parte liquida cercando di non smontare il composto.
Versate negli stampi monoporzione o in una ciotola di vetro o ceramica e mettete in frigorifero (sigillando con la pellicola), per un'intera notte.

Servite decorando con una crema al cioccolato o con sciroppo e amarene.

CONSIDERAZIONI

Ricordate di non montare eccessivamente la panna ed evenualmente versate un po' di parte liquida nella panna montata per facilitarvi nel mescolare i due composti diversi.
Ho versato la panna cotta a solidificare in una pirofila rettangolare di ceramica di circa 15cm x 28cm: l'ho poi servita a cucchiaiate.

Solitamente a me non piace la panna cotta ma questa è davvero diversa, pur mantenendo il sapore la sua consistenza è davvero delicata e particolare. Non so se preferire la crema di cioccolato o le amarene...

Come sempre, grazie Santin!

Curry indiano di manzo alla giapponese con insalata allo yogurt

Eccovi le due ricette imparate all'ultima lezione del terzo livello del corso di Cucina Casalinga Giapponese tenuto da LAILAC a Firenze.
Come già scritto nel post precendente relativo alla lezione, il curry indiano è entrato da un centinaio d'anni nelle ricette tipiche della cucina casalinga giaponese, tanto da essere cucinato almeno una volta alla settimana per i bambini ed occupare parti importanti degli scaffali del cibo confezionato nei loro supermercati.

INGREDIENTI CURRY DI MANZO
(4 persone)

FONDO (base) - KAREE NO RUU

2 cipolle bianche tritate
2 spicchi aglio tritato
1/3 zenzero tritato
2 cucchiai burro
olio semi qb
3 cucchiai curry in polvere*
6 cucchiai farina
sale

CURRY - BIIFU KAREE

300g manzo (pollo, maiale)
2 patate
2 cipolle bianche
1 carota
1 scatola pomodori pelati
720g brodo (di carne o vegetale)**
1/2 mela grattugiata
1 cucchiaio miele acacia
2 cucchiai burro
2 cucchiai olio semi
sale grosso qb

*****
INGREDIENTI INSALATA ALLO YOGURT - YOGURT SARADA
(4 persone)

INSALATA
1/3 carota
1/2 cetriolo
1/2 mela
1/daikon (o poca verza)
sale qb

SALSA YOGURT
4 cucchiai yogurt bianco
2 cucchiaini zucchero semolato
1 cucchiaio maionese
salsa di soia (facoltativo)

*****

Preparate in una ampia pentola lo spezzatino. Saltate in burro e olio, brevemente patate, carote e cipolle tagliate a pezzettoni. Aggiungete la carne poi il barattolo di pomodori, mezza mela grattugiata e il cucchiaio di miele.
**Tenete da parte 20g di brodo da utlizzare per il fondo.

Versate 700g di brodo e lasciate cuocere a fiamma viva per circa 1,30h. Fino a quando la carne sarà morbida e le verdure inizieranno a sfarsi.
Una volta raggiunto il primo bollore schiumate dalle impurità superficiali e aggiungete un po' di sale grosso.
Una decina di minuti prima della conclusione della cottura dovrete aggiungere il fondo al curry e finire la cottura a fiamma bassa.
La preparazione sarà molto brodosa.

Nel frattempo preparate il fondo.
In un pentolino con la base ampia, a fondo spesso, scaldate olio e burro  e cuocete per 20 minuti, a fiamma bassa, cipolla, aglio e zenzero tritati finemente.
Aggiungete il curry in polvere e un po' di brodo proseguendo al cottura mescolando con attenzione a fiamma bassissima per altri 15 minuti.
Se la creama si addenserà troppo aggiugete un'altro po' di brodo o acqua.
Otterrete una crema densa e profumata.

Tenetela da parte e aggiungetela allo spezzatino una decina di minuti prima della conclusione della sua cottura.

Una volta in cottura lo spezzatino e preparato il fondo con farina e polvere di curry, procedete nella preparazione dell'insalatina e poi del riso bianco.

INGREDIENTI INSALATA ALLO YOGURT - YOGURT SARADA
(4 persone)

INSALATA
1/3 carota
1/2 cetriolo
1/2 mela
1/daikon (o poca verza)
sale qb

SALSA YOGURT
4 cucchiai yogurt bianco
2 cucchiaini zucchero semolato
1 cucchiaio maionese
salsa di soia (facoltativo)

Sbucciate, tagliate a spicchi la mezza mela poi a fettine sottili. Mettetele in acqua fredda salata fino al momento dell'utilizzo.
Sbucciate e tagliate a spicchi il daikon e tagliatelo a fettine sottili. Mettetelo ina acqua fredda.
Sbucciate parzialmente il cetriolo, tagliatelo a spicchi, togliete i semi poi tagliatelo a fettine. Mettelo con il daikon in acqua fredda.
Mettete in frigorifero le due ciotole.
Sbucciate la carota, tagliatela a rondelline sottili e sbolentatele un attimo ina cqa a bollore. Scolate e passatele in acqua fredda. Scolate e asciugatele mettendole da parte.

Poco prima di mangiare mescolate in auna ciotola grande il condimento. Scolate le mele, il daikon e il cetriolo, asciugandoli.
Mescolate tutte le verdure con il condimento allo yogurt.
Versate in ciotole monoporzione.

Preparate il riso bianco all'orientale, senza nessun condimento e tenetelo da parte coperto fino all'inizo del pasto.

CONSIDERAZIONI

* La polvere di curry è una miscela che può variare moltissimo, può essere più o meno profumata, più o meno piccante. Anche la sua feschezza può influire sull'aroma e sapore.
La dose è quindi molto relativa: se la vostra polvere di curry è molto piccante potete limitarvi a 3 soli cucchiaini e non cucchiai, se è una polevre dolce potete comodamente usare 3 cucchiai.
Accompagnate il curry di manzo con riso bianco servendolo in piatti fondi, mangiandolo col cucchiaio mescolando il riso solo mentre prendete il cucchiaio di curry.

A fine pasto pulitevi la bocca con una insalatina "dolce" giapponese allo yogurt. Si può aggiungere una nota salata con poca salsa di soia ma a mio aprere questa insalatina è perfetta così.
Se non trovate il daikon potete aggiugere un po' di cavolo tagliato a fettine sottili e trattato come le carote.

Piatti perfetti e combinati in armonia.  Questo è un curry di carne particolare perchè viene usata solo la polvere di curry e la farina e non vengono saltate le spezie. La parte sugosa è molto abbondante.
Vi assicuro però che è ottimo e se sceglierete carne di veloce cottura i tempi totali si ridurrano molto.
Provate!















sabato 21 febbraio 2015

Pane marocchino lievitato, cotto in padella

Da un po' di tempo sto studiandomi questo pane davvero particolare. E' tipico del Marocco, simile alla pita araba, a secondo della zona chiamato in modo diverso i cui ingredienti principali sono un misto di farina di semola e farina bianca, lievitato e cotto in padella.
E' un pane soffice che può chiamarsi makhar, chivar o batbout, può essere impastato con semplice acqua o arricchito anche con un uovo. Può essere mangiato in versione salato come "contenitore" di carne arrostita oppure caldo in versione dolce con burro e miele caldo e cannella.

Ecco la mia ricetta nata dall'elaborazione di diverse trovate on line.

INGREDIENTI
(6 pezzi)

250g semola rimacinata Senatore Cappelli
250g farina 0
13g lievito di birra (1/2 panetto)
10g sale
1 uovo medio intero (oppure altri 50g d'acqua)
250g acqua a temperatura ambiente

PROCEDIMENTO

Impastate, a bassa velocità, col Kenwood e il gancio tutti gli ingredienti ad esclusione del sale. Una volta assorbiti gli ingredienti aggiungete il sale e continuate per una decina di minuti fino ad ottenere un impasto di media consistenza, liscio.
Mettetelo a riposare un quarto d'ora in una scatola a chiusura ermatica.
Dividete l'impasto in 6 porzioni dello stesso peso (826g:6= circa 137g). Formate delle palline.
Partendo dalla prima pallina fatta, stendetela leggermente con le mani e poi proseguite su un piano di legno, senza aggiungere farina, con un matterello, fino ad ottenere un disco dello spessore di meno di mezzo cm e di 13cm di diametro.
Tagliate un foglio di carta da forno in 6 porzioni quadrate o rettangolari e metteteci sopra ciascun disco di pasta steso.

Coprite i dischetti con un foglio di carta trasparete e lasciate lievitare per un'ora lontano da correnti d'aria.
Scaldate un paio di padelle antiaderenti munite di coperchio a  misura.
Completata la lievitazione cuocete un paio di pani alla volta, mettendo i pani con il foglio di carta da forno, in padella.


Cuocete a fiamma media, senza coperchio per 2 minuti, poi girate e togliete la carta. Cuocete altri 2 minuti, sempre senza coperchio.
Cuocete infine altri 4 minuti col coperchio, abbassando la fiamma e rigirando un paio di volte.
Controllate i pani e, se mai verso la fine, alzate leggermente la fiamma.
I pani verso fine cottura si gonfieranno ma non dovranno essere troppo asciutti in superficie.


Servite subito con carne grigliata oppure se li volete assaggiare dolci, sciogliete in un pentolino pochissimo burro con del miele e versatelo sui pani spolverizzando con un po' di cannela.


CONSIDERAZIONI

Davvero una rivelazione.
Non so se proverò a variare le dosi delle farine o a fare la versione  "povera" senza l'uovo. Mi sembra che questo pane sia perfetto così.

Pani soffici, alti e vuoti dentro. Più delicati e morbidi delle pite arabe. Semplice ma golosissima la versione dolce.

Potete cuocere i pani e poi scaldari in un secondo tempo, sempre in padella col coperchio, a fiamma bassa, oppure anche surgelarli ricordadovi di scongelarli a temperatura ambiente, mantenendoli chiusi nel loro sacchetto di plastica.

mercoledì 18 febbraio 2015

Tarte al limone e cocco

Girando on line ho trovato questa ricetta e sono rimasta subito affascinata. Vi trascrivo gli ingredienti dell'originale e a seguire le piccole modifiche che ho apportato: aggiungendo la ricetta della base, il peso di yogurt e succo di limone.

INGREDIENTI
(stampo più alto da 24cm oppure 28cm da crostata con fondo ammovibile)

BASE CROSTATA SANTIN
28cm diametro

250g farina 00
200g burro
100g zucchero a velo
2 tuorli
un pizzico sale

RIPIENO

180 g di burro a temperatura ambiente
200 g di zucchero
4 uova intere, grandi
la scorza grattugiata di un limone non trattato
il succo di un limone non trattato (30g)
90 g di cocco grattugiato
uno yogurt alla vaniglia (125g)

PROCEDIMENTO

Preparate la frolla mescolando con la frusta a foglia, il burro con lo zucchero a velo, poi aggiungete i tuorli, il sale e infine la farina.
Avvolgete nella pellicola la frolla e lasciatela riposare in frigorifero almeno 30 minuti. Stendete la frolla e disponetela in uno stampo da crostata con fondo ammovibile foderato con un disco di carta da forno. Forellate la superficie con uan forchetta e mettete nuovamente in frigorifero per almeno un'ora.

Preparate il ripieno poco prima di infornare.
Montate il burro a crema, prima da solo, poi con lo zucchero, facendolo diventare bianco e spumoso; unite poi le uova intere, uno alla volta, sempre montando. Aggiungete la scorza di limone, il succo e lo yogurt e amalgamateli al resto degli ingredienti con una spatola. Per ultimo, unite la farina di cocco. (non preoccupatevi se alla fine sembrerà un po' granuloso)
Portate il forno ventilato a  180°C. Foderate la frolla con un secondo disco di carta da forno e versateci dei ceci per fare una parziale cottura in bianco della base.
Infornate a 180°C a forno ventialto e cucoere la frolla in bianco per 10 minuti. Trascorsi i quali sfornerete e toglierete i ceci e il disco di carta da forno. Versate il ripieno e infornate nuovamente alla stessa temperatura, cuocendo per 30 minuti.


Lasciate raffreddare una ventina di minuti, poi sformate con delicatezza e spolverizzate con zucchero a velo.

CONSIDERAZIONI

Una vera sorpresa!
Il mio dolce in realtà risulta un po' più basso di quello della ricetta originaria avendo utilizzato uno stampo più ampio e da crostata. Se ne userete uno di 24cm di diametro ricordatevi che dovrà essere più alto di quelli canonici da crostate/tarte.
I profumi e le consistenze sono davvero unici. Delicato: il cocco e il limone si bilanciano perfettamente e impensabilmente non risultata grasso in bocca nonostante il quantitativo importante di burro.
Provatelo, merita.

LAILAC Firenze: Cucina Casalinga Giapponese, TERZO LIVELLO: quarta e ultima lezione del ciclo

Ieri sera si è concluso il terzo ciclo di cucina casalinga giapponese presso l'associazione culturale LAILAC di Firenze.


Piacevole serata in cui abbiamo gustato tra una chiacchiera e l'altra il curry indiano con carne alla giapponese e una insalatina di verdura con yogurt.

Due versioni: quella fresca, casalinga e quella del preparato in scatola giapponese.

Il curry è ormai entrato da un centinaio d'anni nella cucina casalinga giapponese: viene consumato una volta alla settimana e dato soprattutto ai bambii. Nei supermercati giapponesi si possono tovare numerosissime varianti nel gusto e nel piccante di curry pronto.
I bambini giapponesi ne vanno ghiotti: ci è stao detto che un trucco per smorzare il piccante  può essere quello di aggiugere un uovo crudo alla preparazione prima di servirla.

Insalata di stagione - YOGURT SARADA
Base del Curry - KAREE NO RUU
Curry di Manzo - BIIFU KAREE
 
Il tutto servito nei piatti fondi con riso bianco e mangiato col cucchiaio.  In Giappone aggiungono anche a piacere salsa HP e salsa Worchester. Noi abbiamo provato ma le salse tendono a coprire la complessità e bonta del curry casalingo. 
Per quanto riguarda quello in scatola, non è cattivo ma non è paragonabile a quello fatto in casa.

Proverò al più presto. Grazie a tutti quelli di LAILAC e ci vediamo a ottobre per il QUARTO LIVELLO del Corso di Cucina Casalinga !


CONSIDERAZIONI

Ecco qui le ricette fatte e gustate anche a casa, a Pistoia.

venerdì 13 febbraio 2015

Nuvole d'uovo

Qualche tempo fa girava on line un modo nuovo/diverso per cuocere l'uovo: una volta montato l'albume si cuoce in padella, aggiugendo il tuorlo, come fosse un uovo normale.
Ecco il video del Cucchiaio d'Argento su FB.
In realtà è più facile  cuocerlo in forno e aggiungere verso la fine il tuorlo in modo che non si solidifichi troppo.
INGREDIENTI
uova (albumi separati dai tuorli)
poco sale

contorni a piacere: pancetta, salmone affumicato, crostini di pane

PROCEDIMENTO

Portate il forno ventilat a 170°C.
Foderate una teglia di carta da forno.

Montate bene l'albume con poco sale.
Versate con un cucchiao l'albume sulla teglia  poi con un cucchiaino formate un piccolo spazio per il tuorlo.
Mettete in forno e cuocete per 8 minuti.
Quando mancheranno 3-4 minuti alla conclusioene della cottura versate il tuorlo nella parte centrale dell'albume e concludete la cottura.

Servite subito salando e aggiungendo i contorni che più preferite.

CONSIDERAZIONI

Ho fatto una prova cuocendo un uovo con da subito il tuorlo mentre agli altri due l'ho aggiunto poi. 
Naturalmente il primo uovo è risultato con il tuorlo più denso ma ancora con una parte liquida. 
Se dovete fare più uova potete montare tutti gli albumi insieme poi ridividerli sulla teglia. Naturalmente dovrete fare attenzione a non rompere i tuorli che terrete da parte, insieme in una unica ciotola. Poi con un cucchiaino li metterete uno alla volta in ciascuna porzione.
Consistenze davvero particolari. Dovete provare per capire. Si rimane confusi in quanto i sapori sono di uovo fritto ma le consistenze, no. A noi sono piaciuti, davvero particolari.

Trofie, fusill, maccheroni o pasta la ferretto?

Oggi ho fatto il mio primo tentativo per fare le trofie, pasta ligure simile agli strozzapreti romagnoli. E' un impasto di farina 0 solamente oppure mista con integrale o farina di castagne, poco sale e acqua tiepida.
Il tutto è nato dal post (con tanto di filmato) dell'amica Barbara del blog La cuoca felice.

Nonostante il filmato alla fine non sono riuscita come avrei voluto e prendendo la scusa che le trofie più antiche erano fatte con l'aiuto di un ferretto... ho creato un mio formato utilizzando uno spiedino lungo di legno.

Da questo formato, partendo dallo stesso diametro dello strumento, anche se ho utilizzato uno spiedino di legno e  non un ferretto, la pasta che potrò creare sarà davvero tanta e diversa.
Utilizzando la semola e spingendoci più a Sud li potrò chiamare FUSILLI, potranno variare anche nella lunghezza... se il tubetto di impasto di partenza, verrà arrotolato completamente, nasceranno dei MACCHERONI.

Date un'occhiata a questo filmato su You-tube.

INGREDIENTI TROFIE alla Luvi
4 persone 

350g farina 0
170g acqua tiepida
un pizzico sale

PROCEDIMENTO

Impastate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio e sostenuto. Fatelo riposare per una quindicina di minuti coperto da una ciotola.
Non aggiungete altra farina nelle lavorazioni.
Prendete una piccola porzione di impasto e formate un lungo spaghetto del diametro di pochi millimetri. Tagliate delle porzioni della lunghezza di 5cm. Prendete uno spiedino lungo di legno e prendendo una estremità della pasta arrotolate facendo una leggera pressione.





Sfilate il fusillo/trofia e mettetelo su un vassoio di cartone leggermente infarinato.
Procedete in ugual modo per tutto l'impasto.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata  a bollore per pochi minuti e servite con pesto alla genovese.

CONSIDERAZIONI

Tutti questi formati di pasta sia fatti con farina 0 sia con semola, se non sono essiccati a lungo, devono essere cotti per pochi minuti.
A breve riproverò a fare le trofie canoniche, almeno nella forma. Non mancherò anche di fare la variante di semola dei fusilli.
In ogni caso questo primo formato è davvero ottimo per il condimento con il pesto classico.

CONSIDERAZIONI 2

Ho riprovato ma per ora sono riuscita solo col metodo del pollice che trascina la porzione di impasto.
Riproverò con un coltello come insegnano in questo video americano. Non mi arrendo.

CONSIDERAZIONI 3

Non sono ancora trofie ma ci siamo quasi. Da piccoli tubetti di pasta ho schiacciato e rotolato con pollice per tre volte ottenendo un formato davvero piacevole al palato.
Ricordo che la semola è più adatta per fare la pasta mentre la semola rimacinata si usa per il pane. La semola è leggermente più grossolana, assorbe lo stesso quantitativo da'acqua ma la pasta si asciuga più velocemente e una volta cotta è leggermente più consistente.
La proporzione per la pasta è 100g semola + 50g acqua tiepida