Questo è uno spazio in cui raccoglierò una parte del mio mondo, quello dedicato alla mia passione per la cucina, in generale.
Sarà sempre in divenire perchè sono sempre alla ricerca della variante, del meglio... di altro.

Luisa

domenica 22 agosto 2010

Budino del Paradiso


Budino del Paradiso, inserito originariamente da fugzu.
Qualche giorno fa l'amico Chef Jean Michel Carasso mi ha regalato una copia del libro di Roberta Anau e Elena Loewenthal " Cucina Ebraica" Ed. Fabbri.

E' stato un piacere sfogliarlo e trovare ricette familiari pur non avendo collegamenti diretti con l'ebraismo.
Non ho resistito e, invece di leggerlo d'un fiato dall'inizio alla fine, mi sono tuffata a fare una ricetta.

Questo è un flan di origine Sefardita, tipico del periodo pasquale.

INGREDIENTI

Per il caramello

4 cucchiai zucchero semolato (100gr)
2 cucchiai acqua
qualche goccia limone

Per il Flan

200 gr zucchero*
200 gr mandorle pelate
buccia grattugiata di 1 arancia
300 ml succo arancia (filtrato)
3 cucchiai vino passito (Contreau)
7 uova intere

PROCEDIMENTO

Preparate il caramello in un pentolino a fondo spesso, versando zucchero, acqua e poco succo di limone.
Versatelo in uno stampo e mettetelo da parte.

Accendete il forno ventilato a 180°C posizionando già sul fondo la leccarda che userete per la cottura a bagnomaria.

Frullate le mandorle con 1 cucchiaio di zucchero (che avrete preso dai 200 gr totali di zucchero della ricetta) finemente in un mixer a lame.

In una ampia ciotola battete bene le uova intere con il restate zucchero poi aggiungete il succo di arancia filtrato e il liquore.

Versate il composto nello stampo e copritelo con un foglio di carta stagnola.
Infornate sulla leccarda e aggiungete l'acqua per il bagnomaria.
Cuocete coperto per 45 minuti poi togliete la carta e proseguite ancora la cottura per altri 25 minuti.

Togliete dal forno e raffreddate completamente a temperatura ambiente, poi, se volete mettete in frigorifero coperto da un piatto fino al momento della consumazione.

CONSIDERAZIONI

E' un dolce davvero particolare e, a mio parere, è migliore il giorno dopo. Ancora più buono se si capovolge e toglie dallo stampo, una volta freddo e si lascia riposare qualche ora così: in questo modo la sfumatura di consistenze dovuta alla presenza di mandorle fini diventa perfetta.

I tempi di cottura sembrano lunghi, ma dovete resistere, sono perfetti. Io ho solo abbassato la temperatura a 170°C perchè ho usato la cottura ventilata.

E' da provare perchè il profumo di arancio e mandorle che si sostituisce a quello del latte nel classico Creme Caramel rende questo dolce davvero goloso.

Grazie Roberta per la precisione e bontà della ricetta, non mi resta che proseguire nella scoperta di questo bellissimo libro.