Questo è uno spazio in cui raccoglierò una parte del mio mondo, quello dedicato alla mia passione per la cucina, in generale.
Sarà sempre in divenire perchè sono sempre alla ricerca della variante, del meglio... di altro.

Luisa

mercoledì 30 aprile 2008

taramà


taramà, inserito originariamente da fugzu.
Ecco un'altra salsa greca a base di uova di pesce, io ne sono ghiotta e grazie alla ricetta di Jean Michel Carasso sul suo Blog "Cucinare Lontano", ho potuto farla ieri sera.

Ho dimezzato le dosi della ricetta originaria

Taramà

250 g di uova affumicate di muggine, di merluzzo o di tonno
2 fette di pane
1 tuorlo d'uovo
1 bicchiere di olio di oliva
sale, pepe, aceto, succo di limone
2 tazze di latte

Si sbriciola il pane nel latte e lo si amalgama alle uova di pesce, pestandoli nel mortaio (oppure a lungo in una ciotola con un cucchiaio di legno) insieme al sale, il pepe, il tuorlo d'uovo, 1 tazza di latte, una cucchiaiata di aceto e il succo di limone. Vi si versa a poco a poco l'olio, lavorando il tutto come per fare una maionese, e si continua sino a quando l'impasto non acquista un'analoga consistenza.

Davvero buonissima! Grazie JMC
CONSIDERAZIONI
Ieri l'ho rifatta ma ho apportato alcune modifiche: ho messo più pane e ho utilizzato il mio pane in casetta e...(lo so è un attentato) ho usato un mixer ad immersione.. ma la taramà è venuta buonissima e velocissima.

tzatziki


tazichi, inserito originariamente da fugzu.
Questa è una tipica salsa greca a base di cetriolo, altre info sulle pagine di Wikipedia.
La ricetta è tratta dal Blog dell'amico Jean Michel Carasso "Cucinare Lontano".

Ho seguito alla lettera le indicazioni ma nel mio caso ho dimezzato le dosi.

per 8 persone (abbondante)
6 yogurt greci interi
2 cetrioli grossi
4 spicchi d'aglio
1 cucchiaio da minestra di origano
1 mazzetto di menta fresca
1 cucchiaio da minestra di aceto di vino
1 cucchiaio da minestra di olio e.v.
sale e pepe

Pelare i cetrioli e affettarli con il mandolino o altro strumento.
Cospargere le fette con sale fino, mescolare bene e lasciare fare l'acqua per una mezz'oretta.
Sciacquare più volte le fette di cetriolo e alla fine strizzarle forte nel colino sotto il filo d'acqua per finire di levargli il sale e spezzarle (si puo' anche sminuzzarle con il coltello ma io preferisco la consistenza più irregolare).
Assaggiare il cetriolo e se sa ancora di sale risciacquarlo di nuovo anche più volte (più sale rimane più c'è rischio che continui a cacciare acqua e faccia diventare lo zaziki liquido).
Versare tutto lo yogurt sul cetriolo, mescolare bene e aggiungere origano, aglio sminuzzato, menta sminuzzata, aceto di vino, olio d'oliva, sale (assaggiare prima, potrebbe essere che il cetriolo leggermente salato basti...) e pepe. Mescolare bene il tutto, mettere in frigo per un paio d'ore e mangiare...

Grazie JMC! davvero buonissima!

Pita


pita, inserito originariamente da fugzu.
Ecco un nuovo pane piatto lievitato rotondo a base di grano. La pita, insieme ad altri tipi di pani piatti è un cibo tradizionale delle cucine del Medio Oriente e del Mediterraneo, dal Nord Africa all'Afghanistan, e sembra che abbia avuto origine nell'Antica Siria. Viene anche chiamata Pane Arabo, Siriano o Libanese, specialmente nel mondo arabo e nelle zone a consistente popolazione araba.
Su Wikipedia maggiori info.

La ricetta è di Giovanna, tratta dall'Archivio di Amicincucina, eccola con alcune mie considerazioni.
(12 pani pita)

500 g di farina 0 di forza
1 cucchiaino da te di zucchero
1 cucchiaino da caffè di sale
2 cucchiai d'olio
10 g di lievito

totale acqua 300 gr

Sciogliere il lievito con 100 ml di acqua tiepida e unirvi lo zucchero. Lasciarlo riposare per 15 minuti.
Impastare la farina con altri 200 gr acqua e il lievitino, una volta che si sono ben amalgamati unire il sale, quindi l'olio, e continuare a impastare per circa dieci minuti. Quindi sigillare la ciotola con pellicola e far riposare al caldo per un'ora e mezza circa.
Dividere in 12 pezzi uguali.
(Dopo questa lievitazione il mio impasto pesava circa 780 gr, quindi porzionandolo ciascun pezzetto pesava circa 65 gr.)
Ho formato le palline poi, dopo un po' di riposo, le ho stese con matterello molto sottili, spolverate abbondantemente con farina e le ho lasciate riposare, coperte con un telo di nylon, per altra mezz'ora.
Stendere quindi con il matterello in dischi di circa 12 cm di diametro. Nel frattempo ho riscaldato il forno a 220 C° ventilato tenendo all'interno le placche su cui ho poi cotto le pite.
Disporre le pite sulle teglie (anche due teglie alla volta), vaporizzarle con un po' d'acqua e cuocerle per pochi minuti, circa 4, senza ungere o mettere nulla sulle teglie, togliendole appena sono gonfie (non devono colorire).
Vi posso consigliare un pasto con solo con pane Pita e le tre salse:
CONSIDERAZIONI
Ho scoperto che questa ricetta proviene dal bellissimo, interessante e grossissimo libro "La Cucina del Medi Oriente e del Nord Africa" di Claudia Roden, Ed. Ponte alle Grazie.
Oggi ho riprovato la ricetta seguendo alla lettera le indicazioni e duplicando la dose.

INGREDIENTI
(24 pani pita)

1 kg di farina 0 forte
2 cucchiaini rasi di zucchero
2 cucchiaino rasi di sale
4 cucchiai d'olio (40 gr)
40 g * di lievito birra (30 gr sul libro)
600 gr acqua (200 gr + 400gr)

PROCEDIMENTO

Mettete in una grossa tazza il lievito con 200 gr di acqua tiepida e i 2 cucchiaini di zucchero. Mescolate e sciogliete bene poi coprite con un panno e lasciate lievitare per 10 minuti.
Trascorsi i quali il volume sarà duplicato e si sarà formata una grossa schiuma alta.
Impastate il contenuto della tazza con la farina, i 400 gr della restante acqua. Quando l'impasto sarà a buon punto aggiungete i 2 cucchiaini rasi di sale e una volta assorbiti anche i 40 gr di olio (4 cucchiai).
Impastate per circa 15 minuti poi ponete l'impasto a riposare coperto da un nylon per 2 ore.
Raddoppierà abbondantemente.
Rimpastatelo velocemente e formate 24 palline da circa 65 gr ciascuna.
Una volta formata l'ultima riprendete la prima , infarinate abbondantemente il piano di lavoro e con l'aiuto di un matterello stendetela a disco dello spessore di mezzo centimetro.
Ponete tutte le pite su un piano infarinato e copritele con un panno; lasciatele riposare un'altra mezz'ora.
Nel frattempo scaldate il forno , con una teglia dentro, a temperatura massima. Poco prima di infornare ungete leggerissimamente la teglia con olio e abbassate a 220°C, forno ventilato.
Spennellate con acqua la superficie di ciascuna pita e infornatene 4 alla volta. Dopo pochi minuti si gonfieranno, non aprite il forno, solo dopo circa 5 minuti apritelo e giratele lasciandole cuocere un altro solo minuto.
Sfornatele e ponetele su una griglia, coprendole con un panno.
Le pita dovranno rimanere chiare e morbide anche raffreddandosi.

CONSIDERAZIONI 2

*Ho aumentato leggermente la dose di lievito di birra, facendo media con altre ricette ma penso che 15 gr di lievito di birra, come scritto nel libro, ogni 500 gr di farina siano più che sufficienti.
Seguendo davvero alla lettera le indicazioni del libro e i tempi della ricetta le pite sono venute perfette.

CONSIDERAZIONI 3

Questa ricetta ho scoperto che proviene dal libro   "La cucina del medio oriente e del nord Africa" Ed. Ponte alle Grazie. Autore: Claudia Roden. 

Se non utilizzate subito le Pita appena raggiungeranno temperatura ambiente dopo la cottura, mettetele in congelatore.
Le potrete scaldare al momento dell'uso semplicemente tirandole fuori così e mettendole su teglie calde senza nulla a 200 °C per 5 minuti.